L'EDIFICIO

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I 
lavori per la ristrutturazione e l'ampliamento del piccolo castello di 
Versailles iniziarono nel 1662, ad un anno dalla vera e propria assunzione del 
potere da parte di Luigi XIV poco più che ventenne. Essi furono affidati 
all'architetto Louis Le Vau (1612-1670), l'ideatore della splendida dimora del 
ministro delle finanze Fouquet a Vaux-le-Vicomte. Alla morte di Le Vau la 
direzione passo all'altrettanto celebre Jules Hardouin-Mansart (1646-1708), che 
diede a Versailles la sistemazione definitiva di dimora reale.
Il Le Vau aggiunse all'edificio preesistente due nuove ali (a destra, il Grande 
Appartamento, dove inizialmente risiedeva il Re e, a sinistra l'appartamento 
della Regina), creando in questo modo la tipica configurazione ad U in 
corrispondenza del Cortile di Marmo e dell'attuale parte arretrata del Cortile 
d'onore. Realizzò inoltre la facciata posteriore del castello, quella che dava 
sul giardino, caratterizzandola con grandi finestre individuate da ordini di 
colonne binate. A Louis Le Vau si devono anche i disegni degli edifici destinati 
ai ministri ed i preogetti per un Serraglio, in sintonia con la moda del tempo, 
andato poi distrutto.
Nel 1679 Jules Hardouin-Mansart procedette nei lavori con ulteriori ampliamenti 
e nuove dislocazioni di ambienti: prolungò la facciata sul giardino lungo i lati 
Nord e Sud, riassorbendo l'avancorpo centrare di Le Vau su un fronte complessivo 
di 508 metri; completò le Ali dei Ministri; ordinò razionalmente l'accesso al 
castello attraverso tre viali che convergevano sulla piazza d'Armi verso il 
cancello d'onore; progettò l'edificazione della Cappella di San Luigi e 
l'allestimento della Galleria degli Specchi; trasformò il Grande Appartamento in 
una serie di saloni di rappresenzanza; creò il nuovo appartamento del re, 
disponendo le stanmze in modo che fossero direttamente prospicenti sul Cortile 
di Marmo e che la camera del sovrano risultasse al centro dell'intero edificio, 
quasi immagine visiva del centro di gravità del potere. Hardouin-Mansart 
installò anche la nuova Aranciera e ricostruì, al posto del padiglione di Le Vau 
che era rovinato, il nuovo castello del Trianon, detto il Trianon di Marmo o 
Grand Trianon.
Per quanto riguarda la decorazione degli interni e gli affreschi dei saloni, la 
soprintendenza fu affidata a Charles Le Brun (1619-1690), un pittore al quale il 
ministro Colbert aveva affidato la direzione della fabbrica dei Gobelins e che 
dal punto di vista artistico, al pari di Le Vau e di Hardouin-Mansart, aveva 
inteso temperare le ridondanze dello stile barocco con la lezione del 
classicismo, crendo, appunto, il cosiddetto stile Luigi XIV.

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		 I GRANDI APPARTAMENTI
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		 GLI APPARTAMENTI PRIVATI  | 
	
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		 GLI APPARTAMENTI DEI PRINCIPI  | 
	
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		 LA CAPPELLA REALE  | 
	
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		 L'OPERA REALE  | 
	

GALLERIE FOTOGRAFICHE