I LUOGHI DELLA RIVOLUZIONE

PLACE DE LA CONCORDE, in precedenza Place Louis XV, fu il luogo denominato Place de la Révolution dove venne eseguita la condanna a morte di Luigi XVI e dove funzionò, dal 10 maggio 1793 all'8 giugno 1794, la ghigliottina.

Il MANEGGIO fu la sala che ospitò dal 1791 l'Assemblea Nazionale, poi l'Assemblea Legislativa, la Convenzione, fino al maggio del 1793, ed infine i Cinquecento. Venne distrutta nel 1802.

Il palazzo delle TUILERIES era la vecchia residenza reale, abbandonata da circa un secolo. Tornò ad essere la dimora della famiglia reale dopo il ritorno da Versailles e fino alla giornata del 10 agosto 1792. In seguito il palazzo fu utilizzato dalla Convenzione, dal Consiglio degli Anziani ed infine dal Primo Console.

L'ex CONVENTO DEI GIACOBINI, appartenenti all'ordine domenicano, divenne la sede del più importante club politico della rivoluzione. Fu chiuso l'11 novembre 1794

Il palazzo del LOUVRE era l'antico castello dei reali di Francia, dove essi avevano dimorato dai tempi di Filippo Augusto fino al XVII secolo. Divenne, in seguito, sede delle scuderie reali e di numerise estituzioni pubbliche, tra cui l'Accademie; l'edificio fu abbandonato durante la rivoluzione, finché Bonaparte ne iniziò il restauro nel 1803

Lo CHÂTELET, sull'omonima piazza, era la sede del tribunale e del carcere per criminali particolarmente pericolosi, in attesa di giudizio. In occasione dei massacri del settembre 1792 vi furono uccisi dalla folla più di 200 detenuti, tutti pericolosi criminali comuni.

PLACE DE GRÈVE, antistante l'Hotel de Ville, fu la prima sede della ghigliottina. La prima esecuzione attuata con la nuova macchina, ideata dal medico Joseph Ignace Guillotin (1738 - 1814), vi fu eseguita il 25 aprile 1792 nei confronti di un ladro di nome Pelletier. Dopo la caduta di Robespierre, Place de Grève tornò ad essere il luogo delle esecuzioni capitali.

L'HÔTEL DE VILLE vide tra le sue mura alcuni degli episodi più importanti della rivoluzione. Qui, ad esempio, operò il Comitato che organizzò l'assalto alla Bastiglia. Negli anni dal 1792 al 1794 vi si tennero le tumultuose sedute della Comune.

Il TEMPIO, in origine il monastero dei Templari e successivamente degli Ospitalieri, divenne nel 1790 bene nazionale. Vi fu rinchiusa la famiglia reale dopo la giornata del 10 agosto 1792.

La BASTIGLIA era un'antica fortezza, trasformata poi in prigione, ma ormai quasi in disuso. Fu assalita il 14 luglio 1789 dai rivoltosi, che contavano di trovarvi polvere da sparo. La sua caduta assunse un valore simbolico, perché in passato era stato il carcere dove venivano imprigionate le vittime delle lettres de cachet, i provvedimenti con cui il re disponeva l'incarcerazione, al di fuori delle normali procedure giudiziarie.

La CONCIERGERIE era la più antica delle 12 prigioni che esistevano a Parigi prima della rivoluzione. Qui furono reclusi i detenuti in attesa del giudizio del Tribunale rivoluzionario e per questo fu soprannominata "anticamera della gligliottina". Vi transitarono Maria Antonietta, M.me Roland, Hébert, Danton, Robespierre. Complessivamente, durante il Terrore, ospitò circa 2000 persone.

La cattedrale di NOTRE-DAME de Paris fu più volte coinvolta dagli avvenimenti della rivoluzione. Il 5 agosto 1789 vi si tenne un solenne Te Deum per celebrale l'abolizione dei diritti feudali e nel 1790 vi prestarono giuramento gli ufficiali della Guardia Nazionale. Nel 1793 la Comune ne decise la distruzione, che non venne attuata. Furono però distrutte le statue dei re di Francia, che erano collocate lungo la facciata, e numerose altre sculture furono abbattute o danneggiate. Il 10 novembre 1793 vi fu celebrata la festa della Dea Ragione. Negli anni seguenti la cattedrale fu adibita ai nuovi culti rivoluzionari, finché non venne restituita al culto cattolico nell'estate 1801.

L'HOPITAL DE LA SALPÊTRIÈRE ospitava alla vigilia della rivoluzione circa 8000 persone, in spaventose condizioni di insalubrità e promiscuità. I vari governi rivoluzionari ne ridussero la popolazione, destinando i bambini, gli anziani e i poveri che vi erano ricoverati ad altri specifici istituti.

Il PANTHÉON era una chiesa costruita, a partire dal 1754, sul luogo dell'antica chiesa pericolante dell'abbazia di Sainte Geneviève. Anche se i lavori furono terminati solo nel 1799, l'Assemblea Nazionale decise di farne il luogo di sepoltura dei grandi uomini. Vi furono poste, tra le altri, le spoglie di Voltaire, Rousseau, Mirabeau, Marat. Le spoglie di Mirabeau e Marat ne furono però ritirate rispettivamente nel 1794 e 1795. Per evitare questi macabri traslochi la Convenzione decise nel 1795 che vi potessero essere sepolte solo persone decedute da almeno dieci anni. Nel 1801 Bonaparte restituì l'edificio al culto cattolico.

Il CONVENTO DEI CORDIGLIERI fu trasformato nel 1790 nel club che prese appunto il suo nome. Il club dei Cordiglieri ebbe tra i suoi oratori abituali Danton, Marat, Desmoulins, Hébert. Drasticamente epurato da Robespierre. venne chiuso nel 1795 dalla Convenzione Termidoriana.

L'HOTEL DES INVALIDES era l'edificio fatto edificare da Luigi XIV in cui venivano ospitati o assistiti i vecchi soldati con più di vent'anni di servizio, i soldati poveri che avessero fatto almeno dodici anni di servizio e i soldati feriti o invalidi. Vi facevano riferimenti, complessivamente, all'inizio della rivoluzione, circa 20.000 militari, che nel 1791 prestarono giuramento all'Assemblea Nazionale. Negli anni seguenti tutto il sistema dell'assistenza ai militari invalidi dovette essere rivisto, anche per far fronte al numero assai cresciuto.

Il CAMPO DI MARTE era un ampio spazio dedicato ad esercitazioni militari. Qui si svolse il 17 luglio 1791 la manifestazione antimonarchica di circa 50.000 persone, organizzata dal club dei Cordiglieri, che venne repressa dalla Guardia Nazionale comandata da La Fayette. In seguito vi si tennero numerose feste rivoluzionarie.