DUE VIAGGI NEL SETTECENTO

di Elena Romanello
 

Le serie televisive di genere fantastico continuano a godere di successo e consensi, raccontando anche storie di genere molto diverso, dal fantasy puro al gotico, passando per il mistero e la fantascienza distopica.

Nel panorama contemporaneo spiccano due serie tv che hanno al loro centro il viaggio nel tempo, dal e nel passato, con come epoca scelta il Settecento, non precisamente la corte di Francia, ma comunque sempre verso atmosfere che i fan di Berubara conoscono bene.

Sleepy Hollow, in onda sulla Fox, ideato da Alex Kurtzman, Roberto Orci, Phillip Iscove e Len Wiseman, è liberamente ispirato alla leggenda metropolitana statunitense che ispirò il romanzo di Washington Irving e tra gli altri il film di Tim Burton. La vicenda si sviluppa in modo diverso, e vede al suo centro Ichabod Crane, eroe della guerra d’indipendenza americana, la stessa in cui andarono a combattere Lafayette e Fersen, che per combattere le forze del male e scongiurare l’Apocalissi, con l’aiuto dell’amata moglie nonché strega Katrina, si risveglia nel Duemila unendosi alla giovane poliziotta Abbie.

Una serie interessante, che mescola il paranormale alla X-Files con il complottismo esoterico in stile Dan Brown, dando visioni alternative della storia del Settecento, tra stregonerie e massoneria, scoprendo drammi e maledizioni mai risolti del passato, come il ruolo del figlio di Ichabod e Katrina. Alcuni dei fatti storici sono comunque reali, i costumi d’epoca sono fedeli agli originali delle colonie e sono anche divertenti i paradossi tra epoche diverse, visto che Ichabod si ritrova in un mondo in cui le donne si vestono con i pantaloni, fanno lavori maschili e dove la gente di colore non è più schiava. Sleepy Hollow è comunque capace di creare una sua mitologia e un microcosmo, che è partita in sordina ma che è stata rinnovata almeno per una terza stagione ancora.

Su Starz è invece in onda Outlander, ispirata alla saga di romanzi di Diana Gabaldon e portata sullo schermo da Ronald D. Moore, che racconta la storia di Claire Randall, infermiera durante la Seconda guerra mondiale, che durante un viaggio in Scozia viene catapultata nel Settecento delle lotte per la successione di Bonnie Prince Charles, finendo coinvolta nella battaglia e innamorandosi del ribelle James Fraser. Nei romanzi successivi Claire tornerà nel Novecento e poi di nuovo nel passato, incontrando James decenni dopo, all’epoca della guerra d’indipendenza americana. Al di là dell’espediente del viaggio nel tempo, che ha fatto mettere i romanzi della Gabaldon, sia in libreria che in biblioteca, nel settore fantasy, i romanzi e la serie tv sono molto storici e danno un quadro di un Settecento turbolento e affascinante, in un luogo magico come la Scozia.

Due serie di genere fantastico che partono dalla Storia e da un secolo non poi così frequentato: chissà se un giorno o l’altro a qualcuno verrà in mente di ideare una serie in cui è di scena la Rivoluzione francese, magari con un omaggio a Oscar. A Versailles e alla sua storia ha reso omaggio a suo tempo anche il Doctor Who, che ha incontrato Madame de Pompadour.

Intanto, al di fuori del genere fantastico, è annunciata per quest’autunno la serie francese Versailles, che racconterà su modello dei Tudor e dei Borgia la giovinezza e gli amori di Luigi XIV. Poi vedremo i prossimi sviluppi.