LE LADY OSCAR DELLA PIRATERIA

di Elena Romanello
 

 

Al cinema sta trionfando Pirati dei Caraibi La vendetta di Salazar, nuovo capitolo di una saga che ha rivitalizzato le storie dei pirati mescolandole con il fantastico. I personaggi femminili sono molto importanti nella serie, a questo giro è la volta di Carina Smyth, ragazza di scienza e esperta di astronomia, accusata di stregoneria e legata ad uno dei personaggi principali della serie da un legame di sangue che si rivelerà fondamentale per la risoluzione della storia.

Un personaggio simile a Lady Oscar è stata la Angelica interpretata da Penelope Cruz del capitolo Ai confini del mondo, tembile figlia del pirata Barbanera, spadaccina, ricordo del ruolo realistico che hanno avuto le donne nel mondo della pirateria, dove non erano di certo eroine, anche se poi le storie romanzate le hanno arricchite di doti di coraggio e bontà d’animo.

Ci furono infatti molte donne che presero la strada del mare, per sfuggire a povertà e soprusi, spesso travestendosi da uomo perché era convinzione comune che le donne portassero male in nave. Non ci sono dati precisi che attestino quante fossero queste donne, anche perché si parla di realtà fuori dalla legge e non registrate, ma ce ne furono non poche, spesso destinate a fini tragiche come i loro colleghi maschi.

Le due figure consegnate alla storia sono state quelle di Anne Bonny e Mary Read, che terrorizzarono i Caraibi all’inizio del Settecento, facendosi rispettare dalle loro ciurme di cui condivisero fortune e sfortune. Entrambe di origini poverissime e desiderose di scappare da passati di discriminazione perché figlie illegittime, ebbero due destini opposti. Catturate e condannate a morte dopo l’ennesima impresa, furono rinchiuse in carcere, dove Mary Read morì appena ventenne pare per una peritonite conseguenza di un’interruzione di gravidanza accidentale. Di Anne Bonny, la più bella pare delle due, si persero le tracce, pare che fu aiutata a fuggire da uno dei suoi amanti, ma non tornò più a percorrere i mari.

Nella finzione ci sono alcune figure di donne pirata che possono rievocare e piacere a chi ama Lady Oscar, da Jolanda, la figlia del corsaro nero protagonista dell’omonimo romanzo di Salgari, un classico sempre da rivedere, a Emeraldas, amica e compagna di avventure di Capitan Harlock in varie storie di Leiji Matsumoto, forse l’eroina che ha più analogie con la nostra Berubara, donna pirata in un contesto di fantascienza in cui i pirati solcano lo spazio e non più il mare.

Se si vuole cercare qualcosa di più realistico e di più vicino alla realtà delle donne pirata, ci si deve rivolgere all’ottima serie Black sails, quattro stagioni concluse, prequel ufficioso de L’isola del tesoro di Stevenson con toni decisamente adulti. Nella serie è presente il personaggio storico di Anne Bonny, ma la parte del leone è fatta da Eleanor Guthrie, interpretata dalla bionda Hannah New, piratessa in un mondo di uomini, con un aspetto che a tratti ricorda non poco Lady Oscar.