NOTE DELL'AUTRICE: Sono una fan di Madamigella Oscar da molto tempo e questo racconto lo scrissi a seguito di un sogno che feci su Oscar e Andrè. Non volevo che finisse e così il mio subconscio ha creato un modo per farli vivere in eterno. Non appena mi svegliai trascrissi il mio sogno per iscritto, aspettando il momento giusto per renderlo pubblico ai fan come me, buona lettura! :)

 

 

LE MILLE VITE DI OSCAR & ANDRÉ

 

Un istante prima sentivo i cannoni di Alain sparare, un attimo dopo il nulla, sono morta così, tra le braccia di Rosalie. Ho sempre combattuto a sostenere i miei ideali, che in questi anni sono mutati, di certo non dimenticherò mai l’amicizia della mia amata Regina, quando il popolo ancora l’amava e quando la sua solitudine non le permetteva di essere ingiusta verso la nazione. Da quando ho scoperto di essere ammalata di tisi mi sono chiesta molte volte come fosse o se esistesse un posto in cui le nostre anime riposassero o se vagassero sulla Terra invisibili. Sono qui, c’è una gran fila in questo posto abbagliante, bianco come le nuvole. Ci sono persone che provengono da ogni parte del pianeta, lo capisco perché per me parlano lingue incomprensibili. Ci sono però molti francesi, questo mi rattrista, per conquistare la Bastiglia molti perdono la vita, spero che la Francia futura capisca l’importanza di questa battaglia del popolo. Finalmente arrivo alle porte dorate. Sembra che queste porte si illumino di rosso per chi non è degno di entrare in questo strano luogo, e un paio di angeli si affretta ad allontanare chi non può accedervi. Al mio passaggio, invece le porte sembrano splendere ancora di più. Sembra un mondo incantevole in cui regna serenità e gentilezza, sono tutti cordiali anche se non ci si capisce a parole, qui i gesti valgono più di mille parole. Sei indipendente e non esiste il denaro. Anche perché se siamo delle anime non abbiamo bisogno di nutrirci o riposarci, siamo privi di un vero corpo. Nel senso che il nostro vero corpo resta sulla Terra, ma noi anime, per poter avere una forma, siamo identiche ai corpi che abbiamo lasciato. Cammino per un po’ in questo luogo fino a quando non scorgo un uomo con una divisa blu, proprio come quella degli ufficiali della guardia. Sono quasi certa, quello è il mio Andrè. Decido di chiamarlo: «Andrè?»

Lui si volta al suono lieve della mia voce e mi guarda, nei suoi occhi leggo inizialmente felicità, poi tanta tristezza. «Oscar! Non puoi essertene andata così presto, non tu…» Lo raggiungo gli prendo le mani, appoggio la mia testa al suo petto e lui mi stringe in un caldo abbraccio. È vero, non sono stata sempre innamorata di Andrè, ma quando l’ho perso, ho capito quanto davvero fosse importante per me. E adesso, che possiamo stare insieme per sempre, non potrei esserne più felice. Qui, in questo luogo, non appena superi quelle porte dorate ogni tuo difetto, ogni tua malattia, viene magicamente spazzata via. È per questo che adesso Andrè mi guarda con entrambi i suoi splendidi occhi.

Sembra che in questo mondo la merce di scambio sia la gentilezza, se fai un gesto carino nei confronti di qualcuno lui o lei ricambierà con un altro gesto carino nei tuoi confronti. Sembra che le persone in questo luogo da molto tempo lo chiamino Paradiso. Ma che ve ne siano parecchi, io e Andrè, ci siamo recati al Paradiso dell’amore.

 

Mi è giunta voce che la mia Regina e il suo consorte siano finiti in un altro luogo, siccome le porte si sono illuminate di arancione al loro arrivo. Non so cosa significhi, vorrei andare a trovare la mia Regina, ma non mi è permesso. In Paradiso non hai molto la cognizione del tempo, e dopo qualche tempo anche Rosalie e Bernard comparvero nel Paradiso dell’amore. Quando arrivarono, Rosalie mi corse incontro e con gli occhi lucidi mi disse quanto le ero mancata. Ci raccontarono di aver viaggiato in molti Paradisi prima di arrivare in questo e che avevano sentito che nel Paradiso della Rincarnazione era possibile tornare sulla Terra. Prima di compiere questo viaggio bisognava però richiedere quali condizioni si volessero al Sommo Signore.

 

«Reincarnandovi avrete nuovi volti, nuovi volti. Le vostre anime ricorderanno la vostra vita passata, ma il vostro corpo sarà privo di memoria di tutto questo. Se la vostra unica richiesta è che vi sia data la possibilità di amarvi, sarete accontentati. Ricordate però, che ogni vita vive in un tempo e luogo diverso e che sì, potrete amarvi, ma dovrete sottostare a tutti i giochi che il destino vi riserverà anche se siete fatti l’uno per l’altra. Quando morirete le vostre anime saranno macchiate dei peccati che avrete commesso in vita. Se le porte si illumineranno di arancione, le vostre anime potranno essere salvate, invece se i vostri peccati saranno macchiati di rosso per le vostre anime non ci sarà più possibilità di rincarnarvi. Se una sarà rossa e l’altra luminosa o arancione, non potrete più incontrarvi; a meno che non vi rincarniate ancora e vi macchiaste di rosso a vostra volta per raggiungere l’altro. Qui in Paradiso è tutto puro, nell’Inferno non sarete maltrattati ma continuerete a comportarvi da anime peccatrici ed in più sarete ricongiunti con i vostri vecchi corpi, sarete di nuovo come gli umani, capaci di sentire ogni cosa, ma serete costretti a farlo in eterno. In un certo senso se sarete insieme potrete continuare ad amarvi. A voi la scelta.»

Io e Andrè ci allontaniamo per decidere: «Tu, Oscar, che cosa vuoi fare?»

«Io… vorrei sentire di nuovo il vento tra i capelli, il profumo dei fuori, i dolci raggi che mi scaldano, fare l’amore con te dieci, cento, mille volte… vorrei di nuovo tutto questo. E se saremo costretti a macchiare di rosso le nostre anime, ci basterà raggiungerci a vicenda e vivere l’eternità insieme. Tanto le nostre anime saranno già macchiate, tanto vale potersi amare in eterno con tutti i peccati connessi. Giusto?»

«Oscar! Come puoi pensare cose simili? Anche io lo vorrei, e hai ragione, oltre a poter vivere tante vite, potremmo anche amarci in mille nuovi modi. Io ti amerò sempre, e nulla mi terrà lontana da te. Non importa se non ricorderemo il nostro passato, non importa se finirai all’Inferno, io ti raggiungerò, ovunque tu sia.» Detto questo, mi baciò, anche se le anime non provano niente, sono sicura che quel bacio fosse pieno d’amore.

E così, ebbe inizio la nostra nuova battaglia, amarci e ritrovarci in ogni luogo e in ogni tempo. E che se fosse andata male, un’eternità di peccato insieme al mio Andrè, non mi spaventava per niente dopotutto.

 

 


Fine

Seema Lupi (mail to: seemalupi95@gmail.com)